Le boiserie dei palazzi storici del centro di Palermo rappresentano una fusione di legno nobile, intarsi e pitture policrome che raccontano secoli di storia. La manutenzione di questi elementi richiede una gestione delicata del microclima, della polvere e delle sollecitazioni ambientali tipiche della costa mediterranea. L’umidità, la salinità e le variazioni termiche causano crepe, sollevamenti delle finiture e degrado delle superfici lignee. Per conservare l’integrità delle boiserie, è necessario un approccio integrato tra prevenzione e interventi conservativi.
La manutenzione ordinaria inizia con la pulizia: spolverare regolarmente con pennello morbido o aspirare a bassa potenza, evitando l’acqua che può penetrare nelle giunture. L’umidità va monitorata: una gamma di RH tra 40 e 60% è auspicabile; temperature stabili tra 18 e 22°C riducono i cicli di espansione e contrazione del legno. In ambienti particolarmente umidi si interviene con deumidificazione controllata e protezione dall’umidità di condensazione.

Interventi periodici prevedono ispezioni semestrali per individuare tarli, muffe o fessurazioni. In presenza di insetti xilofagi, è necessario un trattamento professionale e reversibile, evitando pesticidi aggressivi che possano compromettere vernici e pitture. Le microfessure richiedono consolidamento con materiali reversibili; l’uso di resine deve essere calibrato da un conservatore. Le finiture originali, se presenti, vanno conservate o ritoccate con vernici o stucchi compatibili, preferibilmente reversibili.
La protezione contro il danno da luce è altrettanto importante: schermature solari e controllo della luce, evitando esposizioni dirette. Nei palazzi di Palermo è comune utilizzare barriere d’umidità e sistemi di controllo microclimatico integrati; tutto in accordo con la Soprintendenza ai Beni Culturali. Infine, documentare lo stato delle boiserie — fotografie, schede di condizione e piani di intervento — facilita interventi futuri e la conservazione nel tempo.
Cosa occorre ? come opero?
Per la manutenzione delle boiserie storiche, è importante evitare soluzioni comuni troppo aggressive: l’uso di prodotti da ferramenta può danneggiare pitture, legno e patine originali. Se proprio devi utilizzare prodotti disponibili in ferramenta, orientati verso opzioni poco invasive e sempre con test preliminare su una piccola zona poco visibile. Ecco una guida pratica:
- Pulitura leggera e delicata
- Detergenti neutri per legno: scegli prodotti etichettati “pH neutro” o “pulitore per mobili” e usali diluiti secondo le istruzioni. Applica con un panno morbido e asciuga subito.
- Acqua e sapone neutro diluito: usa una piccola quantità di sapone neutro su un panno morbido, strizza bene e strofina con delicatezza.
- Protezione superficiale (facoltativa e solo se la finitura lo permette)
- Cera neutra o cera d’api: può offrire una protezione superficiale, ma applicala solo su legno pulito e asciutto e dopo aver verificato che non alteri troppo l’aspetto o la patina. Buffiala delicatamente.
- Oli e noci di legno
- Oli naturali (lino cotto, tung): alcuni restauratori li usano per nutrire, ma possono alterare colore e reversibilità. Usali con estrema parsimonia e solo se la boiserie non presenta vernici o rivestimenti preesistenti che necessitano di conservarsi.
- Punti da evitare o usare solo con cautela
- Solventi forti, alogeni, diluenti nitro o poliuretanici: possono sciogliere vernici, verniciature o legno.
- Candeggianti o pesticidi comuni: non usarli senza consulenza professionale; per insetti o muffe, è meglio contattare un conservatore.
- Nuovi rivestimenti moderni non reversibili: tende a compromettere la storia e la possibilità di future interventi.
- Buone pratiche generali
- Test su piccola area: prima di trattare l’intera boiserie, testare qualsiasi prodotto su una zona nascosta.
- Evita l’acqua in eccesso: l’umidità è uno dei principali rischi per legno e pitture.
- Documenta tutto: fotografa lo stato prima/dopo e annota prodotti e dosi usate.
- Considera una consulenza professionale: per interventi su beni culturali, è consigliabile coinvolgere un conservatore o una Soprintendenza per definire prodotti e procedure conformi.